venerdì 2 novembre 2012

Spazio Bimbi Ricreativo


L'amore per i colori da parte dei bambini è grande, appassionato e caratterizzato, più di quanto non si creda, da un'ottima capacità di combinarli, accostarli e sfumarli. Tra i gusti dei maschi e quelli delle femmine, tuttavia, esistono delle piccole differenze, che a loro volta variano ogni due o tre anni nel corso della crescita.

LA SCELTA DEI COLORI:
IL VERDE
 Simboleggia la vegetazione, la vitalità e la crescita e perciò lo associamo alla vita e alla natura. Lo possiamo utilizzare per creare un collegamento con la natura, per ricreare un luogo tranquillo dove riposare, dirigere l’attenzione su qualcosa di nuovo. Viene considerato il colore della salute. Questo colore ha un effetto calmante sul sistema nervoso e ha un’influenza positiva nei momenti di spossatezza. In altre situazioni rilassa, tranquillizza, invita al rilassamento e alla riflessione (piace sia ai maschi che alle femmine)
IL BLU 
Rappresenta il desiderio di conoscenza, di fiducia e di sicurezza. Rappresenta inoltre tutto ciò che è sconosciuto e che è necessario ancora scoprire. Possiamo utilizzarlo per creare un ambiente misterioso, che esprime curiosità e serietà. Il colore blu appartiene alla categoria dei colori primari. Effetti fisiologici del colore blu: favorisce il lavoro intellettivo, l’introspezione, il raccoglimento, dirige l’attenzione verso noi stessi – è noto come il colore della quiete e del riposo (piace principalmente ai maschi, ma dai 9 anni in su, le femmine, cominciano ad ammirarlo)
IL GIALLO
E’ il colore del sole e rappresenta l’abbondanza. Allo stesso modo simboleggia la tolleranza e la pazienza. Possiamo utilizzarlo per rinfrescare un ambiente, per migliorare l’umore, per stimolare l’attività mentale e la curiosità. Il giallo libera dalle paure. Favorisce la concentrazione, simboleggia la creatività e la saggezza, incoraggia il moto. Migliora l’umore se utilizzato per pitturare le pareti o altre zone dell’ambiente (piace sia ai maschi che alle femmine)
IL VIOLA 
E’ il colore della temperanza, intuizione e riflessione. Trasmette la profondità e l'esperienza. Ha a che fare con l'emotività e la spiritualità. E’ una miscela dei colori blu e rosso. A secondo della quantità dei due colori presenti nella miscela, creeremo diverse tonalità di colore viola, e riusciremo perciò ad evidenziare maggiormente gli effetti conseguenti del colore predominante – con più colore blu avremo pace, lontananza, spiritualità… con più colore rosso otterremo movimento, forza vitale, calore dell’energia (piace principalmente alle femmine, ma dai 9 anni in su, i maschi, cominciano ad ammirarlo)
Le ricerche effettuate negli ultimi anni hanno stabilito quali siano le capacità visive dei neonati già a partire dal grembo materno: è stato infatti scoperto che riescono a percepire gli impulsi luminosi durante le ecografie poiché tendono a strizzare gli occhi. Da qui sono state sovvertite tutte le convinzioni che volevano reputare i neonati non in grado di vedere per i primi giorni di vita. 
A questo punto diventa importante capire come i neonati e i bambini interagiscono, vedono, scoprono e percepiscono lo spazio.
Per stimolare il loro sviluppo e aiutarli nella conoscenza di quello che li circonda è quindi necessario pensare a come realizzare gli ambienti in cui passeranno più tempo e che per primi inizieranno ad esplorare:

Fra i 2 e i 3 mesi riesce a distinguere le forme fra cui quelle del viso: vede e risponde a smorfie, sorrisi e sguardi.

Dal quarto al sesto mese si allungano le distanze entro cui riesce a mettere a fuoco, arrivando fino a qualche metro, segue gli oggetti in movimento senza alcuna fatica e reagisce agli stimoli visivi. A questo punto l'occhio è abbastanza sviluppato da consentire la visione di alcuni colori – rosso, blu e verde – viene attratto dai colori forti e dai contrasti di luce.

A sei mesi inizia ad esplorare lo spazio non più stando in braccio o nella culla ma anche da terra, i colori forti lo attraggono, distingue le forme e intorno al decimo inizia a percepire il senso di profondità dello spazio anche grazie alle esperienze tattili e al movimento nell'ambiente: gattonando le esperienze diventano più dirette e capire le distanze è necessario. Lo sviluppo prosegue e a questo punto il bambino è in grado di vedere tutti i colori fondamentali e di comprendere le diverse tonalità del colore. Infine ad un anno è completamente sviluppato: vede tutti i colori, distingue luminosità, saturazione, tinte, spazi, movimenti e stimoli. 
Sono ormai note le influenze del colore sulle sensazioni e sulle emozioni: per i bambini, più semplici emotivamente e molto istintivi, la recezione dello stimolo cromatico è ancora più forte.
I colori, così come abbiamo detto prima, possono calmare o stimolare, stravolgere uno spazio, alterare le proporzioni o indicare dei percorsi e delle distanze.
La sala polifunzionale spazio-bimbi- deve essere quindi uno spazio stimolante per la curiosità e la fantasia, deve invogliarlo al gioco e alla scoperta ma deve anche essere accogliente e tranquillo per farlo giocare in un ambiente rilassante.
Quando sono molto piccoli vedono principalmente il soffitto poiché sono spesso sdraiati, l’alternativa sono le pareti ma da altezze sopra 1,20 m / 1,40 m – (l’altezza di quando sono in braccio ai genitori). Quindi parlando di superfici di una certe altezza perché non farle diventare come un cielo? (con forme o colori). Infatti, così come descritto sopra, l’azzurro o il blu sono colori rilassanti, calmanti, ricordano il cielo e la libertà quindi è l’ideale usarli per il soffitto e dare al bambino una visione di leggerezza e riposo quando si sdraia.
È meglio evitare le stanze di un colore solo anche nel caso di colori neutri come il bianco: i bambini sviluppano fin da subito un gusto visivo e sono fortemente attratti dai colori vivaci e dalla forme tridimensionali. Ricordiamoci che anche quando non sono ancora in grado di distinguere i colori possono percepire la differenza per contrasto e luminosità e iniziare a sviluppare una coscienza dello spazio che hanno intorno; per questo si consiglia di movimentare la stanza con almeno due colori che possibilmente si bilancino fra caldo e freddo.
Tutti i toni chiari e luminosi vanno bene per le stanze dei bambini, l’importante è rendere lo spazio variegato in modo che possa orientarsi e stimolare la percezione, meglio evitare la monotonia usando anche solo piccole porzioni di colori più forti e vivaci.
L’uso di più colori può essere utile anche per creare micro mondi diversi: nei primi momenti della scoperta dello spazio, il bambino, può risultare spaesato in spazi troppo ampi rispetto a lui e quindi tende a cercare degli ambienti più proporzionati alla sua persona.
I colori della stanza dovranno dargli la possibilità di imparare a conoscere per somiglianza e a ricostruire in lui alcune associazioni legate al mondo naturale: ad esempio i pavimenti di colori improbabili renderanno strano il concetto di terra, di suolo su cui camminare e annulleranno dei concetti che una volta facevano parte del codice cromatico naturale, quindi è sempre ottima la scelta del legno o di pavimenti bruniti/color terra.
LA SCELTA DELLE FORME:
IL CASTELLO 

A tutti i bambini piace costruire castelli, magari di sabbia sulla spiaggia, oppure di mattoncini o magari di legnetti sull'erba; a volte i genitori, li aiutano nel loro gioco e nascono così mura, fossati, torri e torrioni. Il castello esercita un fascino assoluto sui bambini. Non a caso nei parchi giochi esistono sempre strutture che in qualche modo ne simulano le forme: ponti sospesi, torrette, salite su corde intrecciate.
Il significato simbolico racchiuso nel castello:
“Sto in piedi”  -  Ogni volta che un bambino si applica alla costruzione o alla visione di una struttura tridimensionale che si alza nello spazio, è come se rappresentasse simbolicamente la conquista della capacità di stare in piedi da solo( individuo eretto). Una conquista difficile che modifica radicalmente il punto di vista sulle cose. 
“Vado da solo” - La conquista della posizione eretta si traduce in una nuova e maggiore autonomia nel movimento e nella scoperta del mondo che ci circonda.
“Ti vedo” - Dall'alto della posizione eretta lo sguardo raggiunge punti più lontani; così il bambino può mantenere il contatto visivo con il genitore anche quando si allontana. In questo modo pian piano impara a separarsi sempre meglio.
“Non ho paura” - Le mura in cui chiudersi, o immaginare di chiudersi, senza perdere la capacità di guardare lontano, riparano dalle angosce e dalla paura della crescita.
L’ALBERO
Quello dell’albero è uno dei temi simbolici più ricchi e diffusi.
L’albero è simbolo di vita in continua evoluzione, in ascensione verso il cielo, evoca con grande forza il simbolismo della verticalità. L’albero mette in comunicazione i tre livelli del cosmo: quello sotterraneo, per le radici che affondano nel terreno, la superficie della terra, per il tronco e i primi rami ed i cieli per i rami superiori e la cima attirata dalla luce del sole.
In quanto simbolo di vita l’albero è assimilato alla madre, alla fonte, all’acqua primordiale.
LE NUVOLE
Le nuvole, se abbondanti, indicano minaccia e inquietudine. Al contrario se le nuvole sono meno numerose, con colori luminosi e pastello rilasciano al bambino un senso di libertà e indipendenza.
I PERSONAGGI DELLE FIABE
Stimolano il gioco e la fantasia.
In particolare il Drago viene visto dal bambino come una figura negativa perché inconsciamente viene interpretato come i problemi che deve affrontare ogni giorno; associando il Drago alla figura del Cavaliere, diventa positiva in quanto quest’ultimo raffigura, per loro, la risoluzione totale o parziale dei problemi.
La figura del Mago ha, dai tempi dei tempi, sempre lo stesso significato per adulti e bambini: rappresenta la creatività e l’intelligenza, perché capace di compiere azioni magiche, ed è un personaggio razionale e non istintivo, riesce a vedere il futuro perché è in grado di pianificarlo e avere la volontà di far realizzare ciò che ha in mente, ecco perché i bambini adorano questo soggetto, inconsciamente, prendendo il suo esempio ed imitandolo, prendono spunto per inventare giochi, e di conseguenza la loro mente è sempre in movimento alla ricerca di nuovi stimoli.
La figura della Principessa è vista come la base dell'amore e dei rapporti personali. E' la qualità eternamente giovane della spontaneità e del calore umano che può continuare a fiorire fra altri aspetti più maturi. Inoltre raffigura la generosità, la dolcezza, la solarità che va oltre ogni tipo di problema.
Quindi la fiaba è di importanza fondamentale nella vita di un bambino: secondo Bruno Bettelheim il bambino nella prima infanzia è attraversato da forme comportamentali animistiche per cui l’elemento magico del fiabesco appare essenziale. I bambini cercano di dare delle soluzioni ai primi ed eterni interrogativi dell’uomo. Attraverso il loro pensiero animistico si domandano: “chi sono? come devo comportarmi di fronte ai problemi ed agli avvenimenti della vita?”
Le fiabe pongono il bambino di fronte ai principali problemi umani (il bisogno di essere amati, la sensazione di essere inadeguati, l’angoscia della separazione, la paura della morte ecc), esemplificando tutte le situazioni e incarnando il bene e il male in determinati personaggi, rendendo distinto e chiaro ciò che nella realtà è confuso. Esse esprimono in modo simbolico un conflitto interiore e poi suggeriscono come può essere risolto (drago – cavaliere; cavaliere – principessa; mago)
A differenza di tutti noi, nella fiaba i personaggi hanno un carattere non ambivalente: o solo buoni o solo cattivi. Bettelheim utilizza le categorie Super Io, Io e Es per analizzare il contenuto delle fiabe. Lo scontro tra Es ed Io e Io e Super Io corrisponde alla necessità di un percorso di maturazione interiore. Le fiabe parlano, oltre che all'io cosciente, all’ inconscio del bambino: l'ambiguità contenuta nelle fiabe si sviluppa nell'inconscio dando significati diversi alla medesima storia.
Più nel dettaglio:
L'Es è l'insieme di forze pulsionali regolate dal principio del piacere; porta alla gratificazione immediata dei bisogni e delle necessità biologiche dell'individuo. L'Es ignora la logica e non ha principi morali.E’ il grande contenitore delle pulsioni da dove provengono i desideri da soddisfare, senza alcuna censura e senza una aderenza con la realtà. L’Es ubbidisce ad un imperativo: “liberati e godi”. E' il tipico comportamento dei bambini in tenera età.
Il Super-io è invece la coscienza morale, l'insieme delle regole, norme e proibizioni che sono state assorbite dal bambino nei primi anni di vita e che lo accompagnano sempre, anche in forma inconsapevole. Rispetto all'Es, il Super Io, si forma successivamente, quando il bambino si integra con i genitori e struttura la seconda istanza, quella censoria. E’ la sede dei più alti ideali, il suo comando è: “devi”! Secondo Freud il Super Io succede al complesso di Edipo, quando il bambino si identifica con il genitore. Il Super Io rappresenta il pensiero ideale del padre, l’orientamento che accompagnerà l'individuo per tutta la vita.
Infine, l'Io  è la parte organizzata della personalità, che si trova a fare i conti con i due padroni: l'Es, il Super-io, integrati, con i condizionamenti dell'ambiente sociale. Spinto dall'Es e compresso dal Super-io, in conflitto con i condizionamenti sociali, l'Io lotta per stabilire l'armonia.
 Progettazione e rendering: EFFE-ART
BIBLIOGRAFIA - SITOGRAFIA
Carotenuto A. (a cura di), Trattato di psicologia analitica, 2 voll., UTET, Torino 1992.
Dieckmann H., Fiabe e simboli, edizioni Ma.Gi, Roma 2003
Franz M. L. von., Le fiabe interpretate, Bollati Boringhieri Editore, Torino 1980.
Franz M. L. von., Il femminile nella fiaba, Bollati Boringhieri Editore, Torino 1983.
Franz M. L. von., L'individuazione nella fiaba, Bollati Boringhieri Editore, Torino 1987.
Jung C. G., Tipi psicologici, in Opere vol. 6, Bollati Boringhieri Editore, Torino 1997.
Jung C. G., Gli archetipi dell'inconscio collettivo, in Opere vol. 9*, Bollati Boringhieri Editore, Torino 1997.
Pieri P. F., Dizionario junghiano, Bollati Boringhieri Editore, Torino 1998.
Santagostino P., Guarire con una fiaba, Feltrinelli Editore, Milano 2004.

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